Circoli di conversazione
In breve
I Circoli di conversazione sono l’evoluzione degli incontri del progetto Metascuola, che si sono tenuti nello scorso anno scolastico. Con due importanti differenze. La prima è che non si tratta più di incontri tra studenti e docenti, ma sono aperti a tutte le persone che fanno parte della comunità scolastica: studenti, docenti, genitori, collaboratori scolastici e personale di segreteria. La seconda è che non sono più tematicamente limitati alla discussione di questioni didattiche: durante i Circoli di conversazione si può parlare di tutto (o quasi).
Come funzionano
Un Circolo di conversazione è convocato per iniziativa di uno o più persone, appartenenti a qualunque componente della comunità scolastica. Proponendo un incontro, si propone anche il tema di conversazione. Qualche esempio:
- Un circolo di lettura per parlare degli ultimi libri letti.
- Un incontro per discutere di qualche fatto di cronaca (ad esempio un episodio che abbia colpito l’opinione pubblica locale).
- Un incontro per discutere di questioni sociali generali.
- Un incontro per discutere di questioni scolastiche (ad esempio i voti).
Il tema del Circolo va formulato in modo chiaro, con una breve descrizione. Non possono essere discussi temi apertamente discriminatori o inneggianti al fascismo.
Il promotore comunica il tema dell’incontro al responsabile dei Circoli, che provvede a individuare la prima data utile e a comunicare l’iniziativa alle diverse componenti della comunità scolastica. Affinché un Circolo si riunisca è necessaria la presenza di almeno un adulto.
Non è possibile tenere più di due Circoli al mese. La durata di un Circolo è di due ore, orientativamente tra le 15.00 e le 17.00.
Regole
La conduzione di un Circolo spetta a chi lo ha proposto, che si tratti di uno studente, di un docente e così via. Il suo compito è quello di garantire che la conversazione si svolga in un clima sereno e costruttivo e che sia consentito a tutti di esprimersi.
Per favorire la più ampia partecipazione è importante che gli interventi di ciascuno siano brevi.
È consentito trattare anche tematiche sensibili, ma in nessun modo i Circoli possono essere il veicolo di posizioni fasciste o discriminatorie verso qualsiasi minoranza (razzismo, sessismo, omofobia).
Agli incontri possono essere invitate persone esterne alla comunità scolastica, purché preventivamente autorizzate dal dirigente e senza oneri economici per la scuola.
Nel caso in cui, allo scadere del tempo a disposizione, la discussione sia ancora viva, è possibile continuarla in un Circolo successivo, che si cercherà di convocare in tempi brevi.
I Circoli sono un esperimento. Le regole e le dinamiche organizzative possono essere cambiate man mano che emergo difficoltà o opportunità.