La Progettazione didattica condivisa

La metodologie e pratiche didattiche mirano tutte a un coinvolgimento più o meno attivo degli studenti nelle attività d'aula. La Progettazione didattica condivisa prova ad andare oltre: a coinvolgere gli studenti fin dal momento della progettazione del lavoro dell'anno scolastico. In altri termini si propone alla classe di prendere insieme al docente decisioni riguardanti gli argomenti da studiare, il livello di approfondimento di ognuno di essi, le competenze da sviluppare, le metodologie di studio, i criteri di valutazione e il ruolo del docente.

La dinamica è la seguente.

Nei primi giorni dell'anno scolastico il docente propone alla classe di procedere con la Progettazione didattica condivisa. È bene procedere con una votazione autonoma, dopo aver raccolto i prevedibili dubbi ed aver risposto ad essi. Se la classe rifiuta, il processo si arresta qui. Se la classe è d'accordo, nei giorni successivi si apre un confronto con la classe che mira alla stesura del piano di lavoro annuale. Questo lavoro richiede circa una settimana.

Si comincia quindi con il lavoro. Ogni giorno la classe stabilisce cosa studiare e con quale metodo, avendo come riferimento costante il Piano di lavoro, nel quale sono indicati anche i tempi da rispettare. Una volta al mese di dedica un'ora alla valutazione del lavoro.

Alla fine del primo quadrimestre la classe decide se continuare o tornare al metodo tradizionale.

La sperimentazione è stata avviata quest'anno dai docenti Antonio Vigilante e Stefania Lio.

Documenti

 

Documento di presentazione della Progettazione alla classe (Antonio Vigilante) [PDF]

Articolo su orizzontescuola.it del 6 settembre 2023 [PDF]